Non sono tanti gli autori, le autrici, per cui lo scrivere rappresenti una passione così intimamente e intensamente legata alla propria esistenza, una sorta di misuratore del proprio stato fisico ed emotivo, il deposito dove tutto va a finire, una modalità di risoluzione dei conflitti, una possibilità di sopravvivenza.
Katherine Mansfield va a scuola a Wellington, in Nuova Zelanda, dove è nata, alla Girl’s High School.
Suo padre, Harold Beauchamp, è un uomo d’affari, importatore, commerciante e direttore di banca; la madre ne è molto innamorata, non solo, lo ammira.
La futura scrittrice pubblica i suoi primi racconti che è ancora, letteralmente, una bambina.
Col primo, 'Enna Blake', a nove anni si aggiudica un premio.
Il secondo uscirà l'anno dopo.
Quanto, la finta sicurezza che viene dall'essere riconosciuta per un'attività da adulti, a quell'età, possono aver segnato una donna, un'artista cosi fuori dal comune?
al link, in una nuova traduzione, uno dei suoi racconti più belli ('Preludio') con una cronologia di vita e opere dell'autrice, una breve introduzione e un elenco di libri utili.
nella foto, con amici e parenti, i piccoli Beauchamp nel 1898: Katherine è la quarta da destra
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